Acqualagna: Viaggio tra natura e prodotti di eccellenza

Idee di viaggio ad Acqualagna

“Dentro” la Gola del Furlo

Nel cuore della Provincia di Pesaro e Urbino, circondata da bellezze paesaggistiche senza tempo, Acqualagna è una meta in grado di deliziare occhi e palato. Arrivando in questa zona delle Marche, non si può non fare tappa in una delle Riserve Naturali Statali più belle e suggestive: la Gola del Furlo.

Tra i Monti Pietralata e Paganuccio, circondate da alberi rigogliosi e pareti rocciose, le acque color smeraldo del fiume Candigliano accompagnano i visitatori attraverso la scoperta di questo spettacolare canyon, su cui vegliano le aquile. Per la sua varietà faunistica e vegetativa, questa è meta di tantissimi appassionati di trekking, birdwathching, bike e kayak, oltre che di amanti della fotografia.

Consiglio una sosta all’Abbazia di San Vincenzo, sorta nell’area della distrutta città romana di Pitinum Mergens. Dal VI al XVII secolo vi sarebbero state custodite le reliquie di San Vincenzo, vescovo di Bevagna, qui trasportate dagli abitanti della città umbra, distrutta dai Longobardi. Entrando in questo spazio attraversato da poca flebile luce, si viene subito attirati dalla stretta scalinata che conduce al presbiterio rialzato. Un momento di silenzio, prima di riprendere la passeggiata.

Museo del Tartufo di Acqualagna Truffle Museum in Acqualagna

Proseguendo sull’antico tracciato della Via Flaminia, potrete giungere fino ad Acqualagna, conosciuta come Capitale del Tartufo, dove ogni anno la Fiera Nazionale del tartufo bianco celebra il Re della tavola attirando numerosissimi visitatori da tutta Italia e non solo. Passeggiando nel centro del piccolo paese fino a giungere al Palazzo Conti, antica residenza ubicata in Piazza Mattei, incontrerete il Museo del Tartufo. Qui potrete immergervi nella scoperta di tutte le fasi e gli aspetti legati alla tradizionale “cavatura” del tartufo, in un tour ideale per adulti e bambini.

Piatto a base di tartufo “Terre Nobili by T&C”

Dopo tutto questo girare, sono certa apprezzerete le bontà culinarie a base di tartufo che vengono realizzate nei ristoranti del territorio tutto l’anno. Questo è possibile perché ad Acqualagna, grazie al clima e al tipo di terreno, si possono trovare le quattro principali varietà di tartufo 365 giorni l’anno: tartufo bianco e nero pregiato, il bianchetto e quello estivo.

La mia visita al produttore di tartufi

Da tempo volevo fare tappa in un’azienda storica del territorio per capire come il tartufo possa arrivare nelle tavole di tutto il mondo con lo stesso profumo e gusto di quando viene raccolto. Così mi sono dedicata alla visita dell’azienda T&C Tartufi che dal 1990 fa viaggiare tartufi di alta qualità in Italia e in tutto il mondo.

Con piacere ho scoperto che qui non si dedicano solo alla commercializzazione di questa materia prima d’eccellenza, ma anche alla sua produzione ed esportazione, grazie all’utilizzo di moderne tecnologie di conservazione che hanno favorito la ricerca e lo sviluppo di una grande varietà di prodotti a base di tartufo ottimo ausilio in cucina per conferire eleganza e prestigio ad ogni piatto!

La “cerca” del tartufo presso T&C Tartufi

Dalla cerca tradizionale con i cani (un’esperienza davvero interessante da fare), alla cavatura, alla lavorazione e trasformazione, il prodotto più tipico e conosciuto di questo territorio arriva nelle tavole di chi vive a migliaia di chilometri da Acqualagna, sotto diverse forme: tartufi interi in salamoia, in olio, congelati, salse pronte, creme in purezza e diversi tipi di condimenti.  Dalla visita ho capito che oggi il tartufo è un po’ per tutti, anche per chi come me si cimenta in cucina senza essere uno Chef stellato, e per tutte le tasche.

Poco tempo fa ho letto che la cerca e cavatura del tartufo sono state candidate come attività Patrimonio dell’Unesco perché riuniscono conoscenze vaste, incentrate sulla profonda conoscenza dell’ambiente naturale e dell’ecosistema, ed enfatizzano il rapporto tra uomo e animale, riunendo le abilità del tartufaio e quelle del suo cane. Inoltre, rappresenta una tradizione secolare, tramandata attraverso storie, aneddoti, pratiche e proverbi che raccontano di un sapere che riunisce vita rurale, tutela del territorio e alta cucina. Mi sembrano motivazioni più che valide per la candidatura!